Hai mai sentito parlare dei friciulin? Questi dolcetti piemontesi sono un vero piacere per il palato, soprattutto in giornate in cui il freddo cerca di prendere il sopravvento. Scopri come portare un tocco della tradizione piemontese nella tua cucina!
Il semolino non è solo la classica base di tante pappe per bebè, ma è protagonista di ricette che conquistano adulti e bambini grazie alla sua versatilità. Uno di questi deliziosi impieghi è la realizzazione dei friciulin, piccole perle dolciarie poco conosciute fuori dal Piemonte ma assolutamente da provare.
Tipicamente serviti come golose frittelle, i friciulin possono essere gustati da soli o accompagnati da un bicchierino di Vin Santo, l’abbinamento ideale per esaltarne il sapore. E se sei un fan del mix dolce e salato, sappi che trovano posto anche nel famoso fritto misto piemontese, dove possono farsi strada anche in una variante al cacao.
Com’è fatta la ricetta dei friciulin?
Preparare i friciulin è un gioco da ragazzi, basta avere: 1 litro di latte intero, 250 grammi di semolino, 140 grammi di zucchero semolato, la scorza di un limone, 2 uova medie, 140 grammi di pangrattato e un po’ di olio di semi.
Comincia mettendo il latte sul fuoco con la scorza del limone – attenzione a non includere la parte bianca, che amarirebbe – e un po’ di zucchero. Quando il latte inizia a bollire, toglila e aggiungi il semolino, ricordandoti di mescolare per non far formare grumi. Fallo cuocere fino a ottenere un composto denso, trasferiscilo in una teglia unta e fai raffreddare bene, magari lasciandolo in frigo per qualche ora.
Qual è il segreto per friggere alla perfezione i friciulin?
Il semolino diventato compatto va tagliato in quadrati o rettangoli. Dopo aver passato ogni pezzo nell’uovo sbattuto e nel pangrattato, ad assicurarti che siano ben rivestiti, friggili in olio ben caldo a 170°C. Non mettere troppe frittelle alla volta per non raffreddare troppo l’olio. Fai in modo che prendano un bel colore dorato da tutte le parti.
Infine, scola i friciulin su carta da cucina per togliere l’olio in eccesso e rotolali nello zucchero. Il consiglio è quello di gustarli caldi o tiepidi, per godere appieno della loro fragranza. Puoi stare certo che saranno un successo!
“La tradizione è custode del fuoco, non un culto delle ceneri”, Gustav Mahler ci ricorda l’importanza di mantenere vive le nostre radici, senza però restare ancorati al passato. I friciulin, dolce piemontese per eccellenza, rappresentano un esempio perfetto di come la tradizione culinaria possa continuare a vivere e adattarsi ai gusti contemporanei.
Queste frittelle di semolino, semplici ma ricche di sapore, sono un ponte tra generazioni, un modo per ricordare da dove veniamo e allo stesso tempo esplorare nuove possibilità. La loro preparazione, che unisce ingredienti umili come il semolino a tecniche di cottura che esaltano la loro dolcezza, è una metafora della capacità della cucina tradizionale di reinventarsi, mantenendo intatto il suo cuore pulsante. In un mondo in rapida evoluzione, piatti come i friciulin ci ricordano che alcune delle migliori scoperte nascono dal rispetto e dalla valorizzazione delle nostre radici.